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Io non sono le mie parole


e poi diventi le parole che tu dici, un gesto che tu hai fatto e ti vedranno nel pensiero che ti presenta e che tu non sei o almeno non totalmente perchè la comunicazione non può essere una persona.

conosco la potenza delle parole

ma le parole non sono mai completamente il mio pensiero e il mio pensiero non è che una sfumatura di me

ma io sono quello che da me sentono, sono ciò che io ho già detto


Conosco le parole e per me la più potente è Paradosso.

Paradossale, la comunicazione e la vita ragionata

Che diventa matematica in un concetto illuminista superato già alla fine del settecento. Ricordo il gusto della lezione del mio prof di cui ero innamorata …e io mi innamoro sempre delle persone che stimo… “…la ragione può essere applicata ai problemi fissi e meccanici che scaturiti da una certa causa dànno sempre lo stesso effetto… ma non alla vita…non agli uomini…”

E qui lui iniziava.

La visione romantica dell’ottocento, l’uomo e il sentimento.

E qui io incantata.

Da tutti i movimenti delle sue mani. E si chiudevano a pugno per rafforzare le passioni ma aperte accarezzavano PAROLE e le parole erano “…imprevedibile perchè l’uomo è anche amore, l’uomo è passione, l’uomo è dolore” e per ognuno un movimento e su ognuno posava uno sguardo.



Lentamente e ondeggiando le carezze; col tempo allo stesso modo ho fatto con le mani del mio uomo, ma lui con le parole, il mio prof ne spiegava l’etimologia con tutto il corpo


Conosco le parole e la potenza

Ma la comunicazione davvero non mi rappresenta

e più che mai mi vedo contenitore inadeguato e parlo il mio pensiero inefficace a dire io chi sono; e mi immagino lo sforzo, di chi mi sta accanto, simile al mio; raccontarsi interpretarsi ma le parole inadeguate sconfiggono la conoscenza e restiamo contenitori intimi non rivelati e io esperimento macabra le mie reazioni e mi guardo funzionare il mio sistema di cui non sono capace di parlare.





Retrogusto a gennaio


Se trovi qualcosa di tuo nel corpo di un altro deve essere un altro speciale

un palindromo

>>>>>>>>>>>>>nel nome è!

cosa speciale

…mah…

speciale?!?

ho tasche di formiche rosse nel cappotto.^

>>>>mi fanno peso per ancorarmi al mondo. e non le butto che potrebbero bruciare e prenderei calore. >prendere; ma poi mi scordo di dare. e non sorrido.

cosa vuoi >>>>>>>>>>>>>>sorriso è linea curva ancora geometria

non uscirò più di casa se non sarò solo matematica


solo non vorrei scordarmi il mare >>>>>>>>>>>>benchè lontano il mare se nel cassetto

> ^^^>>>>>ho retrogusto

di sorcio secco.



Break Throught To The Other Side


le mie idee ora sono esplosioni di punti e pause con virgole decise scandiscono pensieri forze di lava energie di lampi e l’ altro pensiero è saltare nel mondo nelle città o dentro a un bicchiere

TUONAil mioCORPO

che salterebbe nel bianco dei tuoi bottoni /cavallo impazzito di sangue schizzato dalla furia del mare e trasporto infinito

E VIENI MONDO SALTAMI ADDOSSO

ho il cratere tappato.

ferma ferma e mai ferma un solo istante /pensiero del cazzo non mi fermare liquida e liquida liquida.....Liquida la mia leggerezza è anima piuma altro che… genererebbe mille potenti mille tremori mille scosse altro che. Alimenterebbe il mondo; altro che. libera io sono gigante nel mio corpo da nano da circo .sono un gigante senza zavorre da trasportare da far timbrare da far vivere sotto ad un tetto da coprire dal freddo da dar da mangiare da far accarezzare e nutrire di mille bugie di affetti infiniti di mani di occhi di mani di culi di mani di frasi di occhi di bocche e mani sempre uguali e odori e odori…

....

gigante assopito l’energia che non crea mi distrugge e muovo e mi muovo ma son ferma.

sfinita FERMA chiusa parentesi

cartellino magnetico. ordine. equilibrio. rumore. traffico.

a f f o g o…

gluglu....ho perso.

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